Il pittore italiano Francesco Clemente è diventato famoso a metà degli anni '70 con dipinti vivaci pieno di immagini erotiche di parti del corpo mutilate, gesticolando figure amorfe spesso raffigurate con colori ricchi, così come un serie di autoritratti contorti. Affascinato dall'arte indiana e dal misticismo, i suoi dipinti a guazzo e i disegni a pastello lo sono particolarmente noto per il loro contenuto quasi religioso intenso e arcano che è diventato sempre più surreale nelle sue opere successive. Sebbene di grandi dimensioni, il lavoro di Clemente trasmette spesso un'intimità misteriosa e sfacciata.
Giorgio Griffa ha sviluppato un linguaggio pittorico distintivo fin dagli anni Sessanta, caratterizzato da una riduzione agli elementi essenziali di tela, segno e colore, utilizzati in una prospettiva non-rappresentativa. L'artista preferisce lavorare su carte e tele non trattate, scegliendo materiali come cotone, lino e canapa, le cui differenti qualità di spessore, trama e colorazione restano esplicitamente esposte. A partire dal 1969, Griffa ha deciso di eliminare anche il supporto del telaio.I segni impiegati da Griffa si distinguono per la loro estrema semplicità formale, riflettendo il suo desiderio di utilizzare un linguaggio accessibile a tutti. L'uso del colore inizialmente ad olio, poi sostituito da tempera e successivamente da acrilico, aggiunge profondità e vibrante vitalità alle sue opere. Pur essendo spesso associato alla linea analitica della pittura italiana dagli anni Settanta, Griffa ha sempre sottolineato la sua identità di "pittore e nient'altro", rifiutando di essere etichettato in modo rigido.
Nacque a Roma nel 1932 da una famiglia di artisti. Il nonno, farmacista, amava circondarsi di poeti, fra i quali il poeta Vincenzo Cardarelli. Studia all'Accademia di belle arti di Roma, dove fu allieva di Toti Scialoja. In tutto il suo cammino d'artista sembra tenere radicata nella sostanza stessa dell'essere donna la tonalità emotiva dell'infanzia. "In tutto il mio lavoro c'è una specie di matrice comune che è l'infanzia, una infanzia particolare, vissuta fra elementi molto legati alla visionarietà. Tutto questo ha avuto un ruolo importante nella scelta di certe cose, di certe inquadrature, perfino di certi modi di immaginare lo spazio. Uno spazio sempre così lontano, come accade su un palcoscenico, su un boccascena."
Salvo (vero nome Salvatore Mangione) nasce a Leonforte, in provincia di Enna nel 1947. Nel 1956 si trasferisce con la famiglia da Catania a Torino, che rimarrà sempre sua adottiva città. All'inizio degli anni '60 inizia a dipingere e si mantiene vendendo ritratti a basso prezzo, paesaggi e copie di Rembrandt e Van Gogh. Nel 1963 partecipa al 121 ° Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti con un disegno di Leonardo.
Carla Accardi è diventata famosa come membro fondatore del movimento d'avanguardia italiano del 1947 Forma 1, un gruppo di artisti con sede a Roma che, di fronte al fascismo, ha abbracciato i principi del futurismo e del marxismo. Come una delle figure chiave dell'arte astratta in Italia durante il tempo, Accardi ha sviluppato un iconico lessico visivo di segni calligrafici che, combinato con la sua tavolozza di colori minimalista e le sue composizioni dinamiche, metteva in mostra le infinite possibilità dell'astrazione.
È considerato uno degli artisti più significativi e preminenti del postmodernismo italiano. Il suo lavoro è stato esposto nella famosa mostra "New Realists" del 1962 alla Sidney Janis Gallery con altri giovani pop art e innovatori del Nouveau réalisme, tra cui Andy Warhol e Roy Lichtenstein.
Nato a Mosso (Biella), si é diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è laureato in Lettere Moderne. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi (mostre alla galleria il Punto di Remo Pastori, a Torino, e Galleria Schwarz di Milano). Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.
Nato a Venezia nel 1919 da una famiglia di artigiani-operai, inizia a lavorare come autodidatta fin dagli anni '30. Nel 1942 si unisce al movimento antinovecentista Corrente. Antifascista, partecipa attivamente alla Resistenza tra il 1944 e il 1945, e nel 1946, a Milano, firma il manifesto "Oltre Guernica". Nello stesso anno è tra i fondatori della Nuova Secessione Italiana, successivamente nota come Fronte Nuovo delle Arti. Inizia a esporre in mostre personali e collettive fin dagli anni '40, ottenendo presto riconoscimento a livello internazionale. Nel 1951, la Catherine Viviano Gallery di New York gli dedica una mostra personale, consolidando la sua fama internazionale. A partire dalla Biennale di Venezia del 1948, partecipa a diverse edizioni della manifestazione, ricevendo una sala personale nel 1952, il Gran Premio per la pittura nel 1960 e il Leone d'Oro alla carriera nel 1997.
De Maria è uno dei cinque artisti appartenenti alla Transavanguardia italiana, teorizzata da Achille Bonito Oliva nel 1978. A differenza degli altri esponenti del gruppo, come Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Mimmo Paladino, il suo lavoro si è principalmente focalizzato sull'astrattismo e su un approccio pittorico che supera i limiti della tela, interagendo con lo spazio circostante. De Maria ha esposto in prestigiose manifestazioni artistiche, tra cui la Biennale di Venezia (1980, 1988, 1990), Documenta 7 a Kassel in Germania, la XVI Biennale di San Paolo in Brasile, la IV Biennale di Sydney in Australia e la Quadriennale di Roma.
Nato il 5 novembre 1940 a Genova, nel corso della sua carriera, Giulio Paolini divenne una figura di spicco sia nell'Arte Povera che nell'Arte Concettuale. Paolini si è formato come grafico, ma ha continuato a lavorare nella scultura, nella pittura e, successivamente, nella fotografia e nel collage. I suoi primi lavori reagirono contro la sua percezione della bellezza dell'Arte Informale, concentrandosi invece sulle componenti materiali e formali della pittura, come la tela e la cornice. Era noto a volte per evitare l'uso della vernice a favore di superfici nude. A partire dagli anni '70, i suoi lavori diventano più concettuali, focalizzati sui sistemi di creazione ed esposizione dell'arte.
Nel 1947, insieme a Carla Accardi, Ugo Attardi, Piero Consagra, Dorazio, Guerrini, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato, è stato uno dei fondatori del gruppo Forma 1, il primo gruppo astratto in Italia e in Europa nel Dopoguerra. La sua ricerca e la sua pratica si caratterizzano per l'utilizzo e la combinazione di forme geometriche e colori brillanti, con i quali Perilli ha sperimentato e indagato il medium pittorico.
Artisticamente conosciuta come Shybuia, l'artista di paesaggi vivaci è nata nel 1964 in Romania. La sua famiglia era ricca di artisti, con una sensibilità e un amore per l'arte nel loro DNA. Erede di questi tesori, ha viaggiato per il mondo, raccogliendo esperienze ed emozioni, osservando la diversità in molte sfaccettature. Appassionata di arte e cultura giapponesi, dipinge sin dall'infanzia, vincendo premi dai primi concorsi di pittura alle elementari. Dedica tutto il suo tempo all'arte, utilizzando tecniche come l'acrilico, l'acquerello e di recente, l'olio. Il suo stile pittorico è un riflesso di se stessa. Per lei, l'arte è un'emozione divina, una bellezza destinata a raggiungere il cuore e salvare il mondo da tutto ciò che è brutto e cattivo; quindi, la sua missione sarà considerata compiuta.
Mauro Di Silvestre vive e lavora a Roma. Mauro Di Silvestre è nato a Roma nel 1968, ha studiato pittura a Los Angeles e a Roma. Ottiene diversi riconoscimenti pubblici come il Premio Città di Lissone nel 2001 e il Premio Celeste nel 2004, vincendo rispettivamente il II° premio e quello dedicato alla categoria dei Pittori Emergenti.